Marty recensisce un Thriller targato Newton Compton:
TESTIMONE SILENZIOSA di Holly Seddon

Genere: Thriller
Casa editrice: Newton Compton
Data di Uscita:  Giugno 2018
Prezzo: € 9.90 - Ebook € 0.99

Sinossi: Il caso Amy Stevenson fece scalpore nel 1995. La ragazza, all’epoca quindicenne, scomparve nel tragitto da scuola a casa e fu ritrovata, giorni dopo, mezza morta. La foto del suo viso angelico venne affissa a ogni angolo di strada, trasmessa per giorni e giorni da tutti i notiziari, ma nessun testimone si fece avanti e l’aggressore non fu mai identificato. Quindici anni dopo, Amy è ancora viva, in un letto d’ospedale, circondata da poster di celebrità degli anni ’90 e dimenticata ormai dal resto del mondo. Finché nella sua stanza non entra la giornalista Alex Dale, impegnata in un’inchiesta sulle condizioni dei pazienti in stato vegetativo. Alex e Amy sono cresciute nella stessa periferia, hanno ascoltato la stessa musica, flirtato con gli stessi ragazzi… Alex non può fare a meno di sentirsi coinvolta e, nella speranza di poter finalmente emergere dall’inferno personale in cui è piombata da qualche tempo, inizia a indagare su quel caso mai risolto. Ma scavare nel passato potrebbe rivelarsi più pericoloso del previsto, soprattutto quando non è più possibile tornare indietro…


Testimone silenziosa è soprattutto la storia di due donne: Alex ed Amy e forse sarà la seconda ad aiutare di più la prima. Per essere un thriller la trama è abbastanza inusuale, la vittima è in coma vegetativo dal lontano 1995 quando scomparve e fu ritrovata giorni dopo barbaramente picchiata.
Siamo nel 2010, Alex ha completamente distrutto la sua vita: carriera, matrimonio e si sta giocando pure la salute a causa dell’alcool. 
È una giornalista, oppure lo voleva essere un tempo, e si trova per caso nell’ospedale dov’è ricoverata Amy per un articolo che sta scrivendo proprio sui pazienti in coma.
E lei decide che vuole scoprire la verità su quello che successe veramente quel giorno. 

Seddon tratta un tema delicato come il coma vegetativo. In campo medico sono molte le idee al riguardo, ma a me non interessa questo, ho amato moltissimo i capitoli dove è Amy che parla. La sua mente è cosciente, pensa, sente gli stimoli esterni, e man mano che si va avanti con la vicenda anche lei arriva al bandolo della matassa. Il suo tempo è diverso da quello esterno, lei è ferma al 95 anche se credo che a un certo punto capisca e intuisca la verità.

Nonostante lei sia il personaggio statico della vicenda, sarà lei a dare una mano ad Alex, che ha perso completamente la bussola. Nella ricerca della verità incontrerà Jacob il fidanzatino di Amy all’epoca, che è come avesse messo in pausa la sua vita, è andato avanti, ma mai veramente, e continua a farle visita in ospedale. 

Alex trova un’amica in Amy, le parla, le racconta cose della sua vita che pochi intimi sanno, si apre e piano piano riesce ad emergere dalla nuvola nera in cui è precipitata. 

Il libro si legge con piacere come un bicchiere di acqua fresca in una giornata torrida d’estate. La verità emerge piano, ogni tassello viene messo al suo posto, e anche dai pensieri di Amy si intuisce come anche lei sia ormai consapevole di ciò che le è successo e prenda coscienza di dove si trovi.

È la storia di un passato che non è mai stato dimenticato, di bugie e segreti che dividono e allontanano. Il tema di sfondo è trattato con la dovuta delicatezza, ed è stata una scelta azzardata e strana che però mi è piaciuta. Quindi complimenti alla scrittrice!! 


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