Oggi il nostro cinefilo impertinenti ci parla de I DUE PAPI, il film basato sull’opera teatrale di McCarten The Pope, con Jonathan Price e Antony Hopkins, disponibile su Netflix.


Genere: Drammatico, Biografico, Commedia
Regia: Fernando Meirelles
Soggetto: dall'opera teatrale di Anthony McCarten
Sceneggiatura: Anthony McCarten
Produttore: Dan Lin, Jonathan Eirich, Tracey Seaward
Produttore esecutivo: Mark Bauch
Fotografia: César Charlone
Montaggio: Fernando Stutz
Musiche: Bryce Dessner
Scenografia: Mark Tildesley
Costumi: Luca Canfora, Beatriz Di Benedetto
Trucco: Marese Langan
Attori: Jonathan Pryce, Anthony Hopkins, Juan Minujín, Luis Gnecco, Cristina Banegas, María Ucedo, Renato Scarpa, Sidney Cole, Achille Brugnini, Federico Torre, Germán de Silva, Lisandro Fiks, Libero De Rienzo
Anno: 2019
Paese: USA, Regno Unito, Italia, Argentina
Distribuzione in italiano: Cineteca di Bologna, Netflix



Sinossi: demotivato dalla direzione presa dalla chiesa cattolica, il cardinale Bergoglio decide di dare le dimissioni, verrà convocato a Roma da Papa Benedetto XVI, dove avrà modo di confrontarsi con lui su alcuni dei temi più importanti che hanno segnato il suo papato.




Dopo anni di lotta per l’ammodernamento della dottrina, il cardinale Bergoglio è stanco e demoralizzato dalla strada di chiusura intrapresa da Papa Benedetto, decide così di dare le dimissioni e ritirarsi a fare il prete in una semplice parrocchia. Dopo aver preso visione delle numerose lettere inviategli, però, il Pontefice decide di convocarlo a Roma per parlare con lui. Ne nascerà un lungo dibattito sui temi più importanti che hanno contraddistinto il recente passato della chiesa: dagli scandali dei preti pedofili, alle continue ostentazioni di un clero sempre meno a contatto con i poveri e i deboli che dovrebbe rappresentare.


Non si può veramente parlare di trama quando si guarda un prodotto del genere, anche dal punto di vista della regia non si può certo dire che sia un’opera stratosferica, si tratta in effetti di guardare attraverso una telecamera che inquadra per quasi tutto il tempo due bravissimi attori. A prima vista infatti sembrerebbe che tutto il film ruoti proprio sull’interpretazione di questi, ma la realtà è ben diversa. Se vista con attenzione, la pellicola sembra voler mettere in contrapposizione proprio le due figure di cui parla che, come idee, usi e modi sono diametralmente opposte. Pur avendo entrambi a cuore il futuro della chiesa cattolica, il modo in cui ambedue pensano di risolverne i problemi non potrebbe essere più diverso. 

I dialoghi sono curati in modo incredibile, così come gli stacchi di regia fra i flashback che vedono come protagonisti le due figure e il percorso giovanile che le ha portate fino a Dio.


La cosa però più importante credo proprio sia la straordinaria capacità recitativa dei due attori protagonisti: Price e Hopkins sono una garanzia in quanto tali, ma vederli qui, con la telecamera puntata sempre addosso e con il peso di un film basato sulla loro performance, è stato grandioso. Due interpreti differenti e non altrettanto bravi avrebbero sicuramente trasformato un bellissimo lavoro in un prodotto tremendo e scadente. Sono stati entrambi e in egual misura straordinari.


Per tirare le somme: una storia che andava assolutamente raccontata, fatto in modo molto buono e interpretata da due attori fenomenali. Insomma, un piccolo gioiello nel catalogo di Netflix.

Considerazione spiccia: normalmente non sono particolarmente propenso a investire il mio tempo in questo genere di prodotti, ma un cast come questo non poteva certo passare inosservato. Considero Hopkins e Price due grandissimi artisti e l’idea di guardare un film interamente incentrato sulla loro interpretazione mi ha iniziato a incuriosire. Devo ammettere che non sono per niente pentito di averlo fatto.

Voto: 4
L’amichevole GM di quartiere.
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