Marty recensisce NIENTE È COME CREDI di Helen Callaghan
Un thriller uscito l'11 ottobre per Corbaccio.


Genere: Thriller
Casa editrice: Corbaccio
Data di Uscita: 11 ottobre 2018
Prezzo: € 9.99

Sinossi: I genitori di Sophia hanno sempre vissuto una vita tranquilla e anonima. Perlomeno è quanto credeva Sophia, fino al giorno in cui va a trovarli e nota che la casa è particolarmente silenziosa. Suona il campanello, ma nessuno viene ad aprire la porta. Sophia fa il giro del giardino e sul retro della casa fa una scoperta scioccante: la madre è impiccata a un albero, e il padre giace a terra in una pozza di sangue, ancora vivo ma incosciente. La polizia crede che si tratti di un tentato omicidio e suicidio, ma Sophia non pensa che la madre sia un'assassina, e poiché il padre non è in grado di parlare, sta a lei convincere la polizia. Per discolpare la madre, Sofia cerca qualsiasi indizio frugando nella vita dei genitori. E incappa in un diario, un diario che a quanto pare la madre stava per pubblicare, che racconta un passato di cui lei ignorava completamente l'esistenza, e da cui capisce che dei suoi genitori in realtà lei sapeva ben poco...


“Tutto è menzogna, e nessuno è come appare. La lezione da imparare è questa. È ineluttabile. Sempre. Lo è stata per me, e adesso, se stai leggendo queste pagine, lo sarà anche per te.”

È così che Sophie inizia a leggere la storia della madre. Ma facciamo un piccolo passo indietro… Sophie è un architetto, vive a Londra, lontana dal padre e dalla madre. Una mattina si reca a casa dei genitori e trova la madre impiccata e il padre ferito ma ancora vivo.
Tutti sono convinti della verità: tentato omicidio e suicidio. Ma lei non è convinta… non ci crede. E trova così dei quaderni che la riportano al 1989, alla madre, ad Aaron Kesser, ad una setta, a un omicidio, e deve scoprire la verità perché lei n’è convinta: niente è come sembra.

Il libro merita di essere letto, sì, NIENTE È COME CREDI deve essere letto, la trama è “ipnotica”, i protagonisti affascinanti e ben strutturati. Unico neo è che avevo già capito da metà libro la verità, ma nonostante questo non mi sono privata il piacere di arrivare alla fine.
Sapete, la cosa un pochino inquietante, direi solo leggermente, è che il personaggio che avrei dovuto odiare di più in realtà mi ha affascinata, rapita nel suo modo di essere (sì, lo so, non sono normale, me lo dicono tutti!). Aaron è capo della setta, nel presente molto diversa da quella degli anni Ottanta, è un ex rockstar, ha fascino, potere, è egoista, manipolatore, e fa leva sule paure e insicurezze dei suoi adepti. Abbiamo un gruppo di ragazzi: Nina, la madre di Sophie, Tristan, Wolf, Tess e Lucy e Peter, figura viscida e pericolosa.

Affascinata è il termine che mi viene in mente per descrivere i mie sentimenti alla fine di questo libro. Badate bene, si tratta sempre di un thriller, abbiamo qualcuno che ha ucciso, qualcuno che minaccia Sophie, ma sono stata come ipnotizzata mentre leggevo la storia.

Mi sono sempre chiesta cosa spinge qualcuno ad entrare a fare parte di una setta, a compiere riti, a iniziare a credere in qualcosa in cui prima non credeva, e la risposta è così semplice e scontata da apparire quasi stupida: la megalomania di qualcuno, e la fragilità di qualcun altro.

Leggendolo ho avuto un flash, uno di quelli brutti, vi avviso. Ho fatto un parallelismo con un fatto di cronaca che quasi tutti voi avrete sentito parlare: le Bestie di Satana, un gruppo di ragazzi della periferia di Varese che hanno compiuto una serie di omicidi seriali, guidati da Nicola Sapone. E lì ho avuto un brivido di freddo, perché seppure il libro sia solo finzione, seppure le vicende narrate dalla Cannaghan non siano mai accadute, hanno un fondo di verità assoluta, perché la psiche umana è fragile come un vaso di cristallo, e può essere modellata come creta se solo lo si vuole.


Quindi leggetelo!! Aaron affascinerà voi come ha fatto con me! 




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